Dopo attentato e rapimento in Burkina Faso

Gen 16, 2016 | Cooperazione internazionale e volontariato

I drammatici fatti di oggi invece di spaventarci e bloccarci devono spingerci ad agire ancora di più, meglio e più rapidamente. Uno degli scopi dei terroristi è destabilizzare il Burkina creando una situazione adatta al reclutamento di manovalanza per la loro criminale attività. Per questo motivo dobbiamo spingere al massimo l’acceleratore del nostro aiuto: per far sentire alla comunità locale che qualcuno è vicino e che il cambiamento verso il meglio si può ottenere con la solidarietà e non con la violenza e la distruzione. L’attività di Progetto Susan, che è incentrata proprio sul rifiuto del neocolonialismo spesso insito in molti aiuti internazionali, ci sembra una proposta piccolissima sicuramente ma che si muove con il piede giusto. Solo bisogna far presto…

Sosteneteci!

Nell’immagine Baraboulé (luogo del rapimento di due occidentali), Ouagadougou (la capitale dove è avvenuto l’attentato) e Gon-Boussougou dove Progetto Susan sta realizzando l’Ospedale modulare.

Baraboulé - Gon-Boussougou

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